Rinnovarsi è un atto di fedeltà.


Fedele alla mia visione, ai linguaggi che negli anni ho esplorato, ai segni che ho lasciato — e a quelli che verranno.
Ma anche infedele, per scelta, ai modelli statici, ai formati prevedibili, alle identità che si ripetono.

Da quando Xamuel.it è online — era il 1996, altri tempi, altri modem — ho sempre inteso il mio portfolio non come una vetrina, ma come un organismo vivo: mutevole, pulsante, capace di raccontare la mia evoluzione come graphic designer, narratore visivo, progettista della comunicazione.

Oggi quel sito si rinnova. Cambia forma, linguaggio, struttura.
Porta con sé le mie radici (artigiane, mediterranee, editoriali) e le apre all’intelligenza artificiale, al prompt design, ai nuovi scenari digitali e simbolici della comunicazione contemporanea.

Tradizione e innovazione non sono in conflitto.
Sono complici.
Come l’inchiostro e il gesto. Come il codice e il ritmo.

Sto lavorando a questo spazio come fosse un luogo da abitare, non solo da esporre.
Un luogo dove il design incontra il racconto, la sperimentazione incontra il metodo, la memoria incontra il futuro.

Presto online con la nuova veste, ma l’intenzione è la stessa di sempre: comunicare bene. Comunicare davvero.